Q3, 2017 – Ergonomia della competenza in funzione dell’età
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L’anziano in salute dimostra meno turnover e bassa propensione
all’assenteismo.
Per questa ‘trasformazione’, tuttavia, è necessaria una rivoluzione di
pensiero, un nuovo atteggiamento verso l’invecchiare basato
sull’aggiornamento permanente. Al medesimo tempo, si richiede la
formazione di una classe dirigente che sappia adattare il lavoro, favorire il
job control e, nondimeno, adattare i servizi. Secondo un antico motto di
Luigi Devoto “
Chi ha bisogno di cure è il lavoro più che il lavoratore
”;
oggi si può parafrasare trasferendo il “bisogno di cure” su chi il lavoro lo
organizza e pianifica, quindi datori di lavoro, dirigenti e chiunque gestisca
il personale.
Le competenze ergonomiche si costruiscono a qualsiasi età, specie
quando la
buona lentezza
può essere il vero motore della crescita:
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Qualità, diligenza e precisione si costruiscono partendo da bassi
livelli di complessità. Con la pratica, si sale;
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Consapevolezza, sicurezza e affidabilità si coltivano;
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Know-how specifico, lealtà e motivazione vanno insieme;
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Competenze linguistiche e di comunicazione si affinano;
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Pensiero critico e giudizio possono avvalersi di un cervello
aged
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Indipendenza, responsabilità e socialità devono affiancarsi;
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Abilità decisionali e senso della leadership/followership possono
trovare ottimo terreno nella maturità.
Le linee d’indirizzo per favorire questo cambiamento:
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Gestione delle informazioni;
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Pensiero sistematico e concentrazione;
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Memoria allenata;
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Azioni pianificate e orientate;
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Competenze non tecniche di tipo relazionale;
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Resistenza al normale stress psicofisico;
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Creatività e capacità di apprendere;
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Attenzione e adattabilità al cambiamento.