Umberto Frigelli
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Entrando nel merito delle sperimentazioni virtuose, segnalate
dall’analisi qualitativa seguita al questionario, si evidenziano alcuni
progetti interessanti. Alcune aziende hanno avviato iniziative mirate a
valorizzare l’esperienza professionale dei lavoratori con maggiore
anzianità aziendale. Progetti come “i maestri del mestiere” consentono di
capitalizzare il know how dei lavoratori più esperti e diffonderlo alle
generazioni più giovani, sottolineando identità professionale ed
attribuendo ruoli privilegiati alle persone con competenze e skill di tipo
formativo. Contestualmente, altre iniziative mirano a potenziare le
capacità chiave degli over 55, con l’obiettivo di riqualificare e assegnare
eventualmente nuovi incarichi. Si iscrivono in questo ambito progetti di
assessment sulle competenze, di mentoring e di formazione tecnica. Tra le
iniziative di integrazione tra le generazioni, vanno evidenziati i workshop
intergenerazionali e i seminari di formazione comportamentale. In qualche
caso, si evidenziano riconoscimenti economici come contributi integrativi
per gli over 55. Poche sono le iniziative che intervengono in maniera
mirata sull’organizzazione delle attività, sia attraverso la modificazione
dei turni, sia con il cambiamento nelle mansioni o con piccoli interventi di
ergonomia.
Per meglio comprendere quest’ambito più legato alla produzione, è
stata lanciata nel 2016 una ricerca sulla sostenibilità degli addetti alla
produzione e ai servizi over 55. Il dato interessante, che emerge dai 105
questionari del campione, è soprattutto relativo alla percezione di quali
siano i fattori che migliorano il benessere e la produttività dei lavoratori
over 55 in produzione. Emerge che il benessere dei lavoratori over 55 in
produzione dipende, nella maggior parte delle percezioni (74% delle
scelte), dalle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, dall’ergonomia e
dai turni di lavoro nel 65% delle scelte di priorità e dal continuo
aggiornamento delle competenze e dalle relazioni con superiori e colleghi
(più del 50%). Guardando invece a quali sono i fattori che si ritiene
influiscano sulla produttività, si ritiene nuovamente che questi siano legati
alle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro per il 77% dei rispondenti.
Seguono in ordine, con percentuali che vanno dal 74 al 62%, la
motivazione, la possibilità di conciliare esigenze di cura e di lavoro, le
relazioni con i superiori, gli orari ed i turni di lavoro e l’ergonomia. Se si
guarda alla percezione dei rispondenti a questa survey, per lo più Direttori
del personale, le variabili che sembrano rendere più difficoltoso il
prolungamento al lavoro degli over 55 in produzione sono motivazione al