Q3, 2017 – Il capitale umano e professionale dei lavoratori over 50
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Conciliare, innovare e competere.
Sono questi i tre diversi obiettivi,
apparentemente antitetici, dello
smart working
, che si configura come un
nuovo approccio all’organizzazione aziendale, in cui le esigenze
individuali del lavoratore si contemperano, in maniera complementare,
con quelle dell’
impresa.Ilconcetto di
smart working
ricomprende
molteplici aspetti. Si passa dalla flessibilità nella prestazione lavorativa di
tipo orario oppure di tipo spaziale, fino a forme di welfare aziendale per
facilitare i lavoratori genitori, o quelli impegnati in forme di assistenza
parentale.
Progettisti/destinatari della formazione
Anche la formazione deve essere “age oriented”: per esempio, la
struttura del programma formativo per gli over 50 è consigliabile che
sia:
1.
centrata sul lavoro e sull’esecuzione di compiti specifici – task e
job analysis;
2.
con elementi di familiarità: aggancio con l’esperienza passata ed
enfasi sulla trasferibilità futura e sulla generalizzazione;
3.
curata nelle variabili tempo e ritmo;
4.
a partecipazione attiva ai fini di evitare l’estraniamento.
Bibliografia:
“Age Management. Teoria e pratica per la Gestione dell’età nelle
organizzazioni”. Assolombarda-Fondazione Istud. Franco Angeli Milano.
Servadio M., Di Benedetto G., - “Invecchiamento del Personale Aziendale”.
In “Personale e Lavoro”, n.572, novembre 2015.
Servadio M.: “Il Rapporto tra age management e valutazione del rischio”.
Punto Sicuro, febbraio 2016.
Toppan, C. & SCS Consulting (2014). “Age Management: Idee pratiche,
prospettive per valorizzare il ruolo degli over 50 nelle organizzazioni”. Franco
Angeli Milano.