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Q3, 2017 – Il capitale umano e professionale dei lavoratori over 50

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Sul lavoro comunicano in modo meno formale dei veterani e

prediligono come forma di comunicazione le riunioni, il confronto face to

face e telefonico, pur sapendo utilizzare le e-mail.

La “generazione X”

La generazione X comprende i nati tra il 1965 e il 1980; oggi è il

segmento più grande della popolazione lavorativa: sono entrati nel mondo

del lavoro con più lauree e master dei propri genitori ma, a causa della

recessione, hanno minori aspettative.

Prendono decisioni solo dopo lunghi confronti in riunioni e la

comunicazione avviene attraverso e- mail e strumenti tecnologici.

La “generazione Y”

La generazione Y comprende i nati tra il 1980 e il 1995; sono i nativi

digitali cresciuti durante il boom tecnologico, vivono tipicamente senza

l’idea del posto fisso e in una condizione di precarietà.

Conosciuti anche come “millenials” sono multitasking, non sopportano

le gerarchie e ricercano un buon equilibrio tra vita lavorativa e vita privata.

Comunicano in modo rapido attraverso diversi strumenti e si aspettano

risposte altrettanto rapide.

La “generazione Z”

La generazione Z riguarda i nati a partire dal 1995; un aspetto

importante di questa generazione è il suo diffuso utilizzo di

Internet

sin

dalla giovane età.

I membri della generazione Z sono considerati come avvezzi all'uso

della tecnologia e a

i social media,

che incidono per una parte significativa

nel loro processo di

socializzazione.

Alcuni studiosi hanno ipotizzato che

crescere in un periodo di grave

recessione

abbia dato loro una sensazione

di instabilità e insicurezza.

La demografia organizzativa

La classificazione generazionale riportata rappresenta l’esito del tipico

primo passo che si attua per affrontare il fenomeno della gestione delle

diverse età in azienda, cioè il cosiddetto step dell’analisi della demografia

organizzativa.