Previous Page  31 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 31 / 100 Next Page
Page Background

Massimo Servadio

27

C'è però il rischio di un gap generazionale, che la rivoluzione digitale

non ha fatto altro che accrescere.

Eppure, dal modo in cui si compongono le differenze tra le varie

generazioni dipende il futuro delle imprese; perché gestire la diversità

generazionale è uno strumento di crescita, un valore aggiunto che si

rivelerà particolarmente strategico durante il passaggio generazionale.

A tal proposito, va rilevato che, sempre più spesso, si cerca di

classificare i lavoratori in macro generazioni legate all’anno di nascita e al

periodo storico vissuto. Secondo molti studi, infatti, l’esser nati in un certo

momento storico influenza in modo più o meno determinante il proprio

modo di pensare agire e di comunicare all’interno della società e del

mondo del lavoro.

Si tratta, di fatto, di generalizzazioni che non potranno mai eliminare le

differenze individuali, ma che possono comunque tornare utili come

strumento euristico informativo di varie realtà aziendali.

Le generazioni alle quali faccio riferimento sono:

i tradizionalisti o “generazione silente”;

i “baby boomers”;

la “generazione X”;

la “generazione Y”;

la “generazione Z”.

La “generazione silente”

I lavoratori over 60, ovvero la cosiddetta “generazione silente”,

contraddistinti da un alto senso del dovere, vivono secondo i valori che

hanno imparato negli anni del dopoguerra e sono rimasti fedeli a solo uno,

o due datori di lavoro in tutta la loro carriera, nutrendo un forte rispetto per

l’autorità e le regole.

Sul lavoro prediligono la comunicazione faccia a faccia o formale

scritta.

I “baby boomers”

I boomers, nati tra la metà degli anni Quaranta e la metà degli anni

Sessanta, sono caratterizzati da una forte etica del lavoro.

È la generazione delle rivoluzioni culturali: credono nella crescita

personale, nel duro lavoro e nell’uguaglianza dei diritti.

Essi rappresentano il cuore dell’attuale alto management.