Lorenzo Baraldo, Luca Magagnato
83
Sulla base delle premesse esposte, hanno collaborato alla realizzazione
dello studio le seguenti figure:
•
Il datore di lavoro di Ferrero Mangimi, insieme ai suoi collaboratori
della società CONTEC AQS, come supporto tecnico;
•
L’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza
(AiFOS) per la formazione dei responsabili dei lavoratori e per i lavoratori
stessi;
•
Il medico competente e il personale di medicina del lavoro
dell’Università.
Obiettivi e fasi generali di applicazione della valutazione dei rischi
1.
Analisi preliminare
•
Rilevazione dei profili di età di tutti i lavoratori (con stratificazione
per stabilimento, reparto/mansione, genere, inquadramento contrattuale,
presenza di limitazioni/prescrizioni da parte del medico competente);
•
Successiva elaborazione di scenari a 5 e 10 anni, al fine di valutare i
possibili effetti della variabile “età” negli scenari futuri e nel prosieguo del
percorso lavorativo;
•
Rilevazione, mediante questionario, da sottoporre alla direzione
aziendale, dello stato attuale delle problematiche e delle politiche aziendali
relative all’invecchiamento della popolazione lavorativa;
•
Acquisizione di statistiche sull’assenteismo e sul fenomeno
infortunistico dell’ultimo triennio.
2.
Processo di valutazione dei rischi
•
Individuazione delle postazioni di lavoro/mansioni “age critical”, sia
per quanto riguarda i lavoratori più anziani, sia per quanto riguarda quelli
di età più giovane;
•
Valutazione dei rischi per le postazioni di lavoro/mansioni “age
critical”, verificando non solo quanto previsto dalla normativa, ma anche
la specificità aziendale;
3.
Identificazione delle misure di Prevenzione e Protezione
•
In questa fase le misure (tecniche, organizzative, procedurali e
formative) dovranno essere identificate con particolare riferimento alle
criticità connesse con l’età, sulla base della specifica realtà aziendale;