Q3, 2017 – WATCH!
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Altri punti interessanti di discussione ed approfondimento sono stati
quelli in riferimento a:
•
come individuare una “agenda per l'invecchiamento attivo”: il che
significa essenzialmente l'adozione di misure preventive che consentano e
favoriscano la permanenza dei lavoratori anziani nel mercato del lavoro
fino all'età ufficiale di andata in pensione, tenendo conto delle
caratteristiche specifiche e degli stress delle attività professionali che
richiedono regimi di pensionamento anticipato;
•
come individuare misure idonee conformi agli obiettivi della
solidarietà inter-generazionale, che presuppongano la rimozione degli
ostacoli che impediscono ai giovani di entrare nel mercato del lavoro e ai
lavoratori anziani di rimanervi;
•
come creare le adeguate opportunità di formazione per tutte le età,
migliori servizi di rientro al lavoro per i lavoratori anziani e nuovi
programmi di apprendimento reciproco, anche nel quadro del Fondo
Sociale Europeo;
•
gli impegni delle parti sociali per puntare a negoziare il diritto di
accesso al tempo parziale o a regimi di pensionamento parziale per i
lavoratori ultra 55enni;
•
gli impegni delle parti sociali per includere l'occupazione giovanile
nelle contrattazioni aziendali, in particolare per l'avvicendamento ai
lavoratori anziani;
Inoltre, nel quadro delle strategie e contrattazioni aziendali sono stati
analizzati questi temi principali:
•
introduzione del diritto alla formazione sul lavoro e affiancamento
dei giovani con tutor scelti tra i lavoratori più anziani;
•
elaborazione
di
programmi
di
formazione
orientati
prevalentemente ai lavoratori anziani, per aiutarli ad assimilare le nuove
tecnologie, utilizzando in particolare le risorse disponibili attraverso il
Fondo Sociale Europeo (FSE);
•
promozione della Garanzia europea per i giovani;
•
raccolta dati sui progressi fatti (o meno) per l'occupazione dei
giovani e degli anziani;
•
richiesta di introduzione di una normativa più stringente per
combattere qualsiasi forma di discriminazione.