Matteo Fadenti
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Stato-Regioni del 21/12/2011 si devono trattare argomenti diversi da quelli
del “corso base”, il rapporto tra alimentazione, invecchiamento e lavoro
potrebbe proprio essere una di quelle ‘nuove tematiche’ da trattare.
Ovviamente, l’alimentazione non può essere l’unico strumento di
prevenzione dei rischi lavorativi; tuttavia, se utilizzato correttamente, può
portare benefici sia al lavoratore che alla salute dell’azienda.
Uno dei rischi potenzialmente presenti è quello dello stress lavoro
correlato, anche in virtù del fatto che i danni provocati dal “distress”
aumentano con l’invecchiamento del lavoratore. Proprio nei confronti di
tale rischio, l’alimentazione può aiutare a limitarne i danni (soprattutto
quelli legati all’ansia e alla depressione).
Ad esempio, alimenti ricchi di Omega 3 (come pesce, noci, mandorle)
aiutano a tenere sotto controllo la produzione di cortisolo e adrenalina,
responsabili dell’ansia e del nervosismo. Altro modello di nutriente utile
contro lo stress lavoro correlato è il magnesio, ottimo anti stress per le sue
proprietà rilassanti. Oppure gli antiossidanti, presenti soprattutto in frutta
e verdura, che aiutano a contrastare l’effetto dei radicali liberi e
prevengono l’invecchiamento cellulare. Ulteriori nutrienti, come gli
amminoacidi triptofano e teanina aiutano il cervello a produrre più
serotonina, riducendo così i sintomi dello stress.
Non solo, l’alimentazione può anche essere utilizzata per prevenire i
rischi secondari legati allo stress lavoro correlato, come i danni
gastroenterici, le malattie cardiocircolatorie e i livelli di LDL (così detto
colesterolo cattivo).
Ennesimo rischio che, normalmente, aumenta con l’invecchiamento è
quello ergonomico; infatti, invecchiando sempre più lavoratori lamentano
mal di schiena. Ovviamente, gli interventi di prevenzione e protezione sul
luogo di lavoro ed eventualmente le cure di un fisioterapista in questo caso
sono le armi più efficaci per prevenire e/o curare i danni dati da tale rischio.
Ciononostante, anche in questo caso l’alimentazione può aiutare: alcuni
consigli utili sono quelli di assumere almeno 5 porzioni al giorno (pari a
800-1000 grammi) di verdure e frutta nel corso di tutto l’anno (preferendo
le varietà di stagione), basare l’alimentazione quotidiana su cereali
integrali e legumi, assumere il corretto quantitativo di acqua. Inoltre, non
è importante solo ciò che si mangia ma anche il come. Infatti, per prevenire