Matteo Fadenti
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Rapporto tra alimentazione, sicurezza sul lavoro ed
invecchiamento lavorativo
di Matteo Fadent
i 1Tra i diversi fattori che accomunano tutti gli individui, trovano
sicuramente spazio l’alimentazione (ognuno di noi necessita di mangiare
per vivere) ed il lavoro (la società è basata sul lavoro come recita anche la
nostra Carta costituzionale). Spesso proprio questi due aspetti necessari e
fondamentali, favoriscono condizioni che possono peggiorare la salute. Se
da un lato i rischi lavorativi possono portare alla comparsa di malattie
professionali o all’avvenimento di infortuni, dall’altra l’alimentazione, se
non curata e regolata, è una dei maggiori responsabili della comparsa di
patologie di varia natura. Peraltro, secondo l’ultima definizione
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la salute è definita
come “la capacità di adattamento e di auto gestirsi di fronte alle sfide
sociali, fisiche ed emotive”. La nuova definizione, frutto di un lavoro di
confronto iniziato nel 2008, pone l’accento sulla capacità dell’uomo di
adattarsi e di convivere con la malattia, l’invecchiamento e la cronicità.
Proprio da tale definizione risulta chiaro quanto, nella società moderna,
l’invecchiamento vada gestito in maniera corretta per garantire il
raggiungimento degli obiettivi di salute. Per fare ciò è, quindi,
indispensabile curare, tra gli altri, due aspetti: l’alimentazione e la
sicurezza sul lavoro.
Questi temi vanno analizzati all’interno di un contesto che tiene conto
di alcuni aspetti:
1
Dottore in tecniche della prevenzione laureato con lode presso la Facoltà di Medicina di Brescia. Master
in scienze dell’alimentazione e dietetica applicata, consulente e formatore in materia di Sicurezza
Alimentare e Sicurezza sul Lavoro, RSPP esterno e direttore del centro di formazione AiFOS Sicurgarda
snc. Redattore della sezione sicurezza alimentare e autore di articoli in materia di sicurezza sul lavoro
sulla rivista scientifica “Moltocomuni”. Consigliere Nazionale AiFOS.