Rocco Vitale
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Dall’assistenza ai servizi sociali
Nel luglio del 1961 veniva approvata la prima legge organica
sull’ordinamento del Ministero del Lavoro che istituiva la Direzione
generale della previdenza e dell’assistenza sociale. A livello periferico i
Comuni e le Province istituivano gli assessorati all’assistenza. Con questo
passaggio veniva a concludersi la politica della “beneficenza” per passare
a quella “dell’assistenza”.
Destinatari principali di queste politiche erano i bambini e, per essi, le
madri ed i “vecchi”. Caratteristica della politica rivolta alla popolazione
anziana era la salute, con le conseguenti norme sanitarie, ospedaliere, per
un innovativo impegno nelle case di riposo.
Gli Anni ’70 furono caratterizzati da un rinnovato impegno culturale a
seguito della istituzione delle Regioni che, pur nell’ambito della cosiddetta
“assistenza e beneficenza”, promossero studi, le prime leggi e piani di
sviluppo per la popolazione anziana. Successivamente, venne sviluppata
anche una differente terminologia, che aboliva gli assessorati
all’Assistenza trasformandoli nei “Servizi sociali”. Non era un mero
cambio di carta intestata, bensì della politica che, per le persone anziane,
modificava il quadro di riferimento dal livello assistenziale a quello
sociale.
Contribuirono a questo cambiamento la cultura e la letteratura. Basti
pensare al contributo di Simone de Beauvoi
r 2che, nel 1970, diede alle
stampe un classico come “La terza età” in cui descriveva, con parole che
sono ancor oggi attuali, il fenomeno dell’invecchiamento: “
La diminuzione
della mortalità infantile unita al calo delle nascite determinano un po'
ovunque, nelle società occidentali, l'invecchiamento della popolazione.
Ma i mezzi forniti agli anziani e le loro condizioni esistenziali e lavorative
sono del tutto inadeguati. Le pensioni sono spesso miserevoli e, d'altronde,
i datori di lavoro non vedono di buon occhio i lavoratori anziani. Già a
cinquant'anni si rischia di essere considerati obsoleti. Le sempre più
frequenti ristrutturazioni aziendali tendono a liberarsi per primi proprio
dei dipendenti più vecchi, anche se qualificati. Ancora più feroce è la
discriminazione verso le donne.
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Scrittrice del Novecento francese, compagna di Jean Paul Sartre, Simone de Beauvoir pubblicò
La terza
età
(titolo originale:
La vieillesse
) nel 1970. Il saggio, che riunisce ed elabora dati e concetti medici,
etnologici, storici, sociologici, psicologici e filosofici, divenne ben presto un conosciuto e apprezzato
classico della gerontologia.