La lingua italiana non è neutrale e riflette una visione del mondo maschile, influenzata da un contesto storico patriarcale. Questo si vede, ad esempio, nei nomi dei mestieri, spesso usati solo al maschile nonostante esistano anche le forme femminili.

UNI ha realizzato le "Linee Guida sulla comunicazione inclusiva" per favorire l'uso di un linguaggio che rifletta la parità di genere. Come sottolinea Gianna Zappi, Vice Direttrice Generale Sostenibilità e Valorizzazione di UNI, «le parole contribuiscono a garantire inclusione ed equità per ogni persona, indipendentemente dal suo genere».

Il documento, disponibile gratuitamente sul sito dell’ente, offre indicazioni pratiche e formule da usare in ogni tipo di documento, inclusi quelli divulgativi e tecnico-specialistici. Include anche una sezione bibliografica per approfondimenti. UNI mira a realizzare una società più inclusiva attraverso un linguaggio che non discrimina e pone ogni persona al centro, rompendo pregiudizi e stereotipi.