L'Interpello n. 3/2024 della Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro risponde a una richiesta dell'Università degli Studi di Siena riguardo l'utilizzo della realtà virtuale come metodo di apprendimento e verifica finale per i percorsi formativi obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro, secondo l'articolo 37 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

L'Università degli Studi di Siena chiede se è possibile utilizzare la realtà virtuale per i corsi di formazione e aggiornamento obbligatori in salute e sicurezza sul lavoro. La richiesta si riferisce anche alle modifiche introdotte dal Decreto-legge 146/2021, che prevede una verifica finale dell'apprendimento e l'efficacia della formazione durante l'attività lavorativa. La richiesta si collega anche alle indicazioni del Decreto-legge 30 aprile 2022 n. 36, che promuove l'uso di dispositivi di visione immersiva e realtà aumentata per migliorare gli standard di salute e sicurezza sul lavoro.

La Commissione sottolinea che, fino all'adozione di un nuovo accordo ai sensi dell'articolo 37, comma 2, del decreto legislativo n. 81 del 2008, la formazione e le metodologie di insegnamento devono seguire le disposizioni degli accordi attualmente vigenti, in particolare l'Accordo del 21 dicembre 2011. La Commissione non esclude l'uso della realtà virtuale ma indica che le modalità devono rientrare nel quadro normativo degli accordi attuali.
In sintesi, la Commissione riconosce la possibilità di utilizzare strumenti innovativi come la realtà virtuale, purché le modalità di erogazione della formazione rispettino gli accordi di prossima pubblicazione e le normative attualmente in vigore.