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Confermato l'accordo raggiunto l'8 febbraio 2024 tra la presidenza del Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo. Più diritti e tutele per i lavoratori per oltre 30 milioni di lavoratori in Europa
«Questo è un giorno memorabile per i lavoratori della gig economy. Nuove regole europee garantiranno loro più diritti e tutele senza minare le possibilità di sviluppo delle piattaforme digitali». Sono parole trionfali quelle con cui Nicolas Schmit, Commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali della commissione von der Leyen, annuncia con un tweet l'intesa tra la Consiglio UE e i negoziatori del Parlamento europeo circa la cosiddetta "Direttiva Rider". L'atto dovrà essere recepito entro due anni dagli Stati membri.
In attesa che il testo ufficiale della Direttiva venga pubblicato in Gazzetta, sul sito del Consiglio UE è disponibile il testo dell'accordo provvisorio su cui è stata raggiunta l'intesa. Riportiamo in calce l'Articolo 12 che riguarda direttamente il settore della prevenzione occupazionale:
Articolo 12
Sicurezza e salute
1. Fatte salve la direttiva 89/391/CEE del Consiglio e le direttive correlate nel settore della sicurezza e della salute durante il lavoro, per quanto riguarda i lavoratori delle piattaforme digitali, le piattaforme di lavoro digitali:
2. In relazione agli obblighi di cui al paragrafo 1, le piattaforme di lavoro digitali garantiscono un'informazione, una consultazione e una partecipazione effettive dei lavoratori delle piattaforme digitali e/o dei loro rappresentanti conformemente agli articoli 10 e 11 della direttiva 89/391/CEE del Consiglio.
3. Le piattaforme di lavoro digitali non utilizzano i sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati in alcun modo che metta indebitamente sotto pressione i lavoratori delle piattaforme digitali o metta altrimenti a rischio la sicurezza e la salute fisica e mentale di tali lavoratori.
4. Oltre ai sistemi decisionali automatizzati, il presente articolo si applica anche qualora le piattaforme di lavoro digitali utilizzino sistemi automatizzati che sostengono o prendono decisioni che incidono in qualche modo sui lavoratori delle piattaforme digitali.
5. Al fine di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori delle piattaforme digitali, anche per quanto riguarda violenza e molestie, gli Stati membri provvedono affinché le piattaforme di lavoro digitali adottino misure preventive, compresi canali di segnalazione efficaci.
Per comprendere la portata della Direttiva Rider, il Consiglio UE mette a disposizione una serie utili infografiche contenenti dati sulla categoria dei lavoratori delle piattaforme digitali: da 28 milioni nel 2022 - un numero simile alla forza lavoro impiegata nel settore produttivo/manifatturiero - sono proiettati ad un numero di oltre 40 milioni nel 2025. Lavorano principalmente nel trasporto di persone (taxi), nella consegna a domicilio e nei servizi per la casa.
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
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