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Pubblicata in Gazzetta europea la Direttiva (UE) 2023/2668 che di fatto porterà in due anni ad un drastico taglio dei livelli di esposizione attualmente tollerati
È stata pubblicata in Gazzetta europea la Direttiva (UE) 2023/2668 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 novembre 2023, che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro e che di fatto porterà ad un drastico abbattimento dei livelli attualmente tollerati. Entro il 21 dicembre 2025 gli Stati membri dovranno recepire la Direttiva nella legislazione nazionale.
L'amianto è una sostanza cancerogena estremamente pericolosa, la cui presenza è un problema per diversi settori, come l'edilizia, le ristrutturazioni e la lotta agli incendi. È di gran lunga la principale causa di cancro legato al lavoro: il 78% dei tumori professionali riconosciuti negli Stati membri dell'UE è legato all'esposizione all'amianto.
La Direttiva 2023/2668, entrata in vigore il 20 dicembre 2023, intende inasprire la legislazione comunitaria a maggior tutela dei lavoratori dai rischi dell’amianto, puntando da un lato all’abbassamento dei livelli di esposizione, dall’altro un metodo più moderno e sensibile per il conteggio delle fibre di amianto. A seguito del recepimento da parte degli Stati membri (entro il 21 dicembre 2025) e fino al 20 dicembre 2029 il limite obbligatorio di esposizione professionale (OEL) sarà pari a 0,01 fibre per cm3, dieci volte più basso di quello attuale; in seguito sono previste due fasce di esposizione sulla base della tecnologia impiegata per effettuare la misurazione.
Infatti, a partire dal 21 dicembre 2029, il limite massimo di esposizione non varierà nel caso di misurazione effettuata con la microscopia elettronica (EM), che rappresenta il metodo più moderno e sensibile per la rilevazione, mentre scenderà fino a 0,002 fibre per cm3 (vale a dire 1/50 rispetto al limite attualmente in vigore!) nel caso di rilevazione effettuata con microscopia a contrasto di fase (PCM) - attualmente il metodo più usato. È dunque chiaro l'intendimento di Bruxelles: spronare datori di lavoro, tecnici e istituzioni dei paesi membri ad impiegare la tecnologia più avanzata e più sensibile attualmente disponibile, a tutela dei lavoratori.
Come ulteriore dimpostrazione dell'impegno europeo nella lotta contro l'amianto, la nuova direttiva prevede sin d'ora che entro il 31 dicembre 2028 la Commissione valuti la possibilità di un ulteriore abbassamento dei valori limite.
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